Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

Centro di prima accoglienza per minori.
Il Procuratore della Repubblica Ada Merrino scrive al Ministero.

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“Nel rammentare che il Centro di prima accoglienza di Messina è chiuso ormai da più di sette mesi, rappresento la necessità che si dia impulso a una sollecita riattivazione del servizio”. Scrive così, nero su bianco, in una lettera inviata al Capo Dipartimento per la giustizia Minorile e di Comunità del Ministero e, per conoscenza, al Direttore del Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia, il Procuratore della Repubblica Ada Merrino in merito alla riapertura del Centro, chiuso a Messina a marzo e non ancora riattivato, nonostante il chiaro indirizzo in questa direzione espresso dalle autorità ministeriali.

In sintesi: il 7 marzo scorso viene emanato il decreto che dispone la sospensione del Centro di Messina. Da allora i minori vengono trasferiti a Catania con evidenti disagi sia per loro sia per i loro famigliari.
Contro il decreto interviene immediatamente l’Ordine degli avvocati chiedendo il mantenimento della struttura con una modalità “a chiamata”.
Ad aprile il presidente dell’Ordine di Messina, Vincenzo Ciraolo e il segretario dell’Ordine, Giovanni Arena, insieme con il deputato messinese Vincenzo Garofalo incontrano a Roma il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli e il capo dipartimento giustizia minorile Franco Cascini.
In quella occasione emerge da parte del Ministero, l’intento di ripristinare il servizio a chiamata tanto che, con nota del 27 luglio scorso, il Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di comunità comunica al Procuratore Merrino l’avvio delle procedure per “una riorganizzazione del Centro con modalità a chiamata”.

Riorganizzazione rimasta però lettera morta.

Di qui le sollecitazioni del Procuratore.
La prima in ordine di tempo il 30 settembre scorso.
Il collocamento del minore arrestato o fermato presso un Centro distante più di 100 chilometri dalla città di Messina – scrive la Merrino in una nota al Ministero – oltre a costituire un notevole aggravio in termini di tempo e di costi per le forze dell’ordine e per la polizia penitenziaria, impone ai ragazzi l’ulteriore disagio dei trasferimenti e crea un’insopportabile difficoltà aggiuntiva per il mantenimento dei rapporti con il difensore e con i famigliari”.
A questa sollecitazione il ministero risponde (lettera del26 ottobre) informando la Procura di avere dato incarico al direttore dell’USSM (ufficio di servizio sociale per i minorenni) per gli interventi necessari alla riapertura.
Intanto i mesi passano e il Centro resta ancora chiuso.

Oggi dal nostro Palazzo di Giustizia l’ennesima sollecitazione per la riattivazione a chiamata del Centro.

“Questa inerzia – commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo – nonostante le chiare e precise indicazioni ministeriali non trova giustificazione anche perché – sottolinea – attualmente lo spostamento a Catania oltre a determinare evidente disagio per i ragazzi e per i loro famigliari comporta per tutti un aumento dei costi che potrebbe essere evitato. Ci auguriamo – continua – che si ponga fine in tempi brevi a quest’attesa e che, come auspicato nel corso del tavolo ministeriale di aprile scorso, sempre nell’interesse dei minori, si vada oltre dando attuazione all’intento manifestato di affidare la gestione del servizio di cura dei minori a comunità sociali di natura privatistica che potrebbero assolverlo nel miglior modo possibile. Adesso lavoreremo in questa direzione in attesa della concretizzazione del progetto e dell’adeguamento delle strutture all’accoglienza”. 

Dall’inizio dell’anno a oggi gli arresti/ fermi di minori nel distretto di Messina sono 22 di cui 16 arresti e 6 fermi. 

 

loredana bruno
Loredana Bruno

 

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