La toxoplasmosi rappresenta uno dei rischi più temuti durante la gravidanza per le possibili conseguenze gravi sul feto. Questa infezione, causata dal Toxoplasma gondii, può derivare dal consumo di carni crude, dal contatto con animali infetti – in particolare i gatti –, ma anche dal consumo di verdure fresche contaminate. Di conseguenza, l’attenzione alla corretta igiene degli alimenti assume un ruolo centrale nella prevenzione, soprattutto durante i nove mesi di gestazione.
Perché la toxoplasmosi è così pericolosa in gravidanza
Contrarre la toxoplasmosi nel periodo della gestazione comporta rischi significativi per il nascituro. Il parassita può, infatti, attraversare la placenta e raggiungere il feto, causando la cosiddetta “toxoplasmosi congenita”. Le possibili conseguenze sono molteplici e dipendono anche dal periodo della gravidanza in cui avviene il contagio: parto prematuro, aborto, ritardi nella crescita, gravi malformazioni fisiche e cerebrali, deficit sensoriali e anche la morte fetale. Nei primi mesi di gravidanza il rischio di trasmissione al feto è più basso, ma se avviene, le complicanze sono più gravi. Viceversa, se la madre si infetta nella fase avanzata della gravidanza, il rischio che il bambino nasca infetto aumenta, spesso però con quadri clinici più lievi o addirittura asintomatici alla nascita.
Anche le donne immuni (che in passato hanno contratto l’infezione) devono mantenere alta la guardia, perché durante la gravidanza il sistema immunitario è più vulnerabile e c’è il rischio di contrarre altre infezioni alimentari.
Come si trasmette la toxoplasmosi attraverso la verdura
La verdura cruda rappresenta uno dei veicoli principali per la trasmissione del Toxoplasma gondii. Le oocisti del parassita possono contaminare il terreno attraverso le feci dei gatti infetti. Gli ortaggi coltivati su terreni esposti a queste contaminazioni sono quindi a rischio. Anche un lavaggio superficiale non è sufficiente a rimuovere completamente le oocisti patogene, che sono molto resistenti agli agenti ambientali. Per questo motivo è di fondamentale importanza adottare precise strategie di igienizzazione degli alimenti che si consumano crudi, soprattutto in gravidanza.
Le pratiche corrette per lavare frutta e verdura in gravidanza
A differenza di quanto spesso si pensa, l’uso esclusivo di acqua e bicarbonato – seppur utile per rimuovere impurità e alcuni residui di pesticidi – non garantisce l’eliminazione del parassita responsabile della toxoplasmosi. Il rischio rimane soprattutto in assenza di una disinfezione mirata. Il solo bicarbonato, infatti, ha un effetto pulente ma non disinfettante.
Lavaggio sotto acqua corrente
Il primo passo imprescindibile è lavare sempre la verdura e la frutta sotto abbondante acqua corrente. È importante sfregare bene le superfici degli ortaggi con le mani pulite o, in caso di verdure dalla buccia spessa o irregolare come patate, carote o meloni, utilizzare apposite spazzole per verdure che aiutano a rimuovere lo sporco più resistente.
Utilizzo di disinfettanti specifici
Per il massimo livello di sicurezza, la soluzione più efficace è immergere frutta e verdura in una soluzione di acqua e disinfettante a base di cloro per alimenti. Solitamente si utilizzano poche gocce (tenendo conto delle indicazioni sulla confezione) in abbondante acqua, lasciando gli alimenti in ammollo per almeno 15-20 minuti. Successivamente, è essenziale risciacquare accuratamente ogni pezzo sotto acqua corrente per eliminare ogni residuo di disinfettante.
- Evita di usare prodotti generici per la casa: i disinfettanti devono essere formulati specificamente per uso alimentare e riportare le istruzioni per il corretto dosaggio.
- L’ipoclorito di sodio, presente nei comuni disinfettanti per alimenti, è efficace nella distruzione di batteri, virus e parassiti se utilizzato correttamente.
- Non usare mai acqua e aceto come unica soluzione: non ha efficacia disinfettante verso la toxoplasmosi.
Consigli pratici per la sicurezza quotidiana
Oltre al lavaggio accurato, è bene seguire alcune abitudini che riducono ulteriormente il rischio di infezioni alimentari:
- Mantieni le superfici della cucina, taglieri, coltelli e altri attrezzi sempre puliti e separati per frutta-verdura e carne cruda.
- Evita di consumare insalate o ortaggi già pronti se non sei sicura della loro disinfezione.
- Lava sempre le mani prima di toccare alimenti destinati al consumo a crudo e dopo aver manipolato la terra, animali o lettiere.
- In caso di dubbi sulla provenienza e la pulizia della verdura, preferisci alimenti cotti, poiché la cottura elimina il rischio di trasmissione del parassita.
È importante sottolineare che nessun metodo, ad eccezione della cottura completa, dà la sicurezza al 100% di distruggere il toxoplasma sulla verdura. Tuttavia, l’utilizzo regolare di disinfettanti a base di cloro per uso alimentare associato a un accurato risciacquo sotto acqua corrente rappresenta l’approccio più sicuro e raccomandato per chi è in gravidanza.
Seguendo con attenzione queste linee guida si riduce drasticamente il rischio di toxoplasmosi e di altre infezioni trasmesse dagli alimenti, proteggendo così in modo efficace sia la salute della futura mamma che quella del bambino.