Che cos’è la bronchite allergica? Ecco le cause e i sintomi

La bronchite allergica è una condizione che si manifesta con una infiammazione acuta temporanea dei bronchi, generalmente scatenata dall’esposizione a determinati allergeni quali polline, acari della polvere, peli di animali o muffe. A differenza dell’asma, che presenta caratteristiche croniche e spesso una predisposizione genetica, questa forma di bronchite riconosce nella risposta immunitaria a fattori ambientali il proprio meccanismo principale, rimanendo circoscritta nel tempo e nella sintomatologia.

Meccanismo patogenetico della bronchite allergica

Quando una persona predisposta entra in contatto con un allergene, il suo sistema immunitario reagisce in modo anomalo, scatenando una serie di processi biochimici che portano all’infiammazione della mucosa bronchiale. Il rilascio di mediatori dell’infiammazione provoca:

  • Broncospasmo: un restringimento temporaneo dei bronchi, che ostacola il passaggio dell’aria.
  • Aumento della produzione di muco, a volte molto denso, che contribuisce ulteriormente all’ostruzione delle vie aeree.
  • Iperreattività bronchiale, ovvero una risposta eccessiva anche a stimoli normalmente innocui.
  • La differenza principale con l’asma allergica, seppure le manifestazioni cliniche siano simili, sta nel fatto che la bronchite allergica si verifica in modo episodico e tende a risolversi in seguito all’eliminazione dello stimolo scatenante, mentre l’asma è una malattia cronica.

    Cause principali

    La bronchite allergica è tipicamente scatenata da:

  • Allergeni inalati come pollini, acari della polvere, muffe e peli di animali domestici. Questi allergeni sono in grado di penetrare nelle vie respiratorie, attivando la risposta immunitaria locale.
  • Inquinamento atmosferico, che può facilitare la penetrazione degli allergeni e peggiorare il quadro infiammatorio.
  • Infezioni virali o batteriche: nei soggetti predisposti, anche le infezioni delle vie respiratorie possono agire come fattori scatenanti combinati con la presenza di allergeni.
  • Sbalzi termici e irritanti chimici, che possono accentuare la reattività bronchiale e favorire l’insorgenza di episodi acuti.
  • Nei soggetti con una predisposizione genetica, la probabilità di sviluppare forme allergiche, incluse quelle bronchitiche, è più elevata. La presenza di familiarità per altre malattie atopiche (come rinite allergica, eczema o asma) aumenta ulteriormente il rischio.

    Sintomi più comuni

    I sintomi della bronchite allergica sono spesso simili a quelli dell’asma e possono manifestarsi con diversa intensità:

  • Tosse persistente, spesso secca ma talvolta accompagnata da secrezioni mucose, che può durare diverse settimane.
  • Respiro sibilante: un fischio percepito soprattutto durante l’espirazione, dovuto al restringimento dei bronchi, noto anche come wheezing.
  • Dispnea, ovvero una sensazione di mancanza d’aria o difficoltà respiratoria, soprattutto durante l’esposizione all’allergene o nelle ore notturne.
  • Affaticamento respiratorio, associato a episodi di broncospasmo che riducono la capacità ventilatoria.
  • Rinorrea (naso che cola), irritazione o prurito alla gola e, in alcuni casi, prurito agli occhi o lacrimazione, sintomi tipici di un coinvolgimento generalizzato del sistema respiratorio.
  • In generale, la tosse allergica è un segno molto frequente: tende ad aggravarsi di notte o in seguito all’esposizione agli allergeni più comuni, come polveri e pollini. Nei bambini, la tosse persistente senza catarro è spesso il sintomo predominante.

    Diagnosi e trattamento

    La diagnosi di bronchite allergica si basa sull’anamnesi accurata, ovvero la raccolta della storia clinica del paziente e dei suoi sintomi, e su esami specifici per individuare la presenza di allergie e valutare la funzionalità respiratoria. Tra questi:

  • Test allergologici (prick test, dosaggio delle IgE specifiche) per identificare le sostanze scatenanti.
  • Spirometria e altri esami di funzionalità respiratoria per valutare il grado di ostruzione bronchiale.
  • Esami radiologici solo se necessari per escludere patologie alternative.
  • Il trattamento principale per la bronchite allergica si fonda su due pilastri:

    Eliminazione dell’allergene

    L’identificazione e l’allontanamento dell’allergene responsabile rappresentano la strategia più efficace. Questo può significare evitare il contatto con animali domestici, utilizzare coperture per materassi e cuscini contro gli acari, ridurre lo spolvero di casa o adottare purificatori d’aria negli ambienti chiusi.

    Terapia farmacologica

    I farmaci più utilizzati includono:

  • Broncodilatatori per ridurre il broncospasmo e facilitare la respirazione.
  • Corticosteroidi inalatori per contenere la risposta infiammatoria locale.
  • Antistaminici per ridurre la reazione allergica generale.
  • In rari casi, antileucotrienici o altri farmaci specifici possono essere prescritti nelle forme più intense o recidivanti.
  • Nei casi in cui la bronchite allergica si accompagni a sintomi di asma o quando la reattività bronchiale è particolarmente spiccata, il trattamento può seguire protocolli simili a quelli utilizzati nell’asma allergica.

    Prevenzione e qualità della vita

    La prevenzione gioca un ruolo essenziale per le persone predisposte a sviluppare bronchite allergica. Alcuni accorgimenti utili possono essere:

  • Mantenere gli ambienti domestici ben puliti e arieggiati, riducendo l’esposizione a polveri e muffe.
  • Evitare animali domestici se si è allergici al pelo.
  • Utilizzare aspirapolvere con filtri HEPA e lavare spesso biancheria e tende.
  • Tenere finestre chiuse durante le stagioni polliniche e utilizzare condizionatori d’aria con filtri antiallergici.
  • Indossare mascherine protettive negli ambienti polverosi o inquinati.
  • Anche una diagnosi precoce e un adeguato controllo medico sono cruciali per ridurre il rischio di cronicizzazione, limitare gli episodi acuti e mantenere una buona qualità della vita. Nei bambini, la tempestività nella riconoscere i sintomi e nell’agire contro i fattori scatenanti può evitare la progressione verso forme più gravi dell’apparato respiratorio.

    Nonostante la bronchite allergica sia considerata una patologia benigna, la sua gestione non va sottovalutata, perché in soggetti sensibili gli episodi possono ripetersi nel tempo o evolvere in forme croniche se l’esposizione agli allergeni non viene limitata. L’educazione sanitaria e il coinvolgimento del paziente nella gestione dei propri sintomi restano la strategia più efficace per evitare complicanze e recidive.

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