Stai avviando un’attività di cura del verde? Attenzione a non sbagliare codice ATECO

Se stai pensando di avviare un’attività di cura del verde, è fondamentale prestare molta attenzione al codice ATECO da attribuire alla tua impresa. La corretta classificazione determina non solo il regime fiscale che potrai adottare, ma anche le pratiche amministrative da seguire, nonché la possibilità di usufruire di agevolazioni e il rispetto delle normative vigenti. Un errore nella scelta del codice può comportare sanzioni e difficoltà operative, incidendo negativamente sul successo della tua attività.

Importanza della scelta corretta del codice ATECO

Il codice ATECO rappresenta la classificazione delle attività economiche secondo criteri stabiliti dall’ISTAT; ogni impresa ne deve indicare uno o più all’atto dell’apertura della partita IVA, identificando così la propria attività agli occhi del fisco e delle istituzioni. In ambito di cura e manutenzione del verde, il codice corretto da selezionare è 81.30.00.Codice ATECO Questo codice comprende le attività di servizi per la cura del paesaggio, incluse la manutenzione di parchi, giardini, aiuole e tutte le prestazioni relative al mantenimento e alla realizzazione delle aree verdi sia pubbliche che private.

Scegliere il codice errato, ad esempio quelli prettamente agricoli come la produzione e vendita di piante (codici della sezione 01), può portare a obblighi amministrativi differenti, a una tassazione non conforme e impedire di accedere a regimi agevolati riservati agli operatori della manutenzione del verde. Errata classificazione può comportare anche problemi nei rapporti con clienti e nella fatturazione delle prestazioni erogate.

Attività comprese e confini professionali

Nell’ambito del verde, è importante distinguere tra le varie figure professionali:

  • Giardiniere: si occupa generalmente della manutenzione ordinaria e straordinaria di giardini privati, aree verdi pubbliche, aiuole, parchi.
  • Manutentore del verde: comprende sia il giardiniere sia altre attività come la potatura alberi, la realizzazione di impianti di irrigazione, piccoli lavori di sistemazione e realizzazione nuova vegetazione.
  • Florovivaista: associato alla produzione, coltivazione e vendita di piante, fiori e sementi. In questo caso servono codici diversi (come 01.19.10 per la coltivazione di fiori).
  • Agricoltore: attività classificabili sotto codici ATECO specifici per la produzione agricola.

La scelta del codice 81.30.00 è riservata a chi svolge attività di cura e manutenzione del paesaggio, non a chi produce e commercializza piante su larga scala. La differenza è sostanziale anche dal punto di vista degli oneri fiscali e degli adempimenti amministrativi.

Iter amministrativo e obblighi per l’avvio dell’attività

Per cominciare a lavorare come manutentore del verde con il codice 81.30.00 è necessario:

  • Aprire una Partita IVA come ditta individuale artigiana, indicando il codice giusto durante la pratica di iscrizione.
  • Presentare la pratica ComUnica, che permette l’iscrizione alla Camera di Commercio, all’INPS Gestione Artigiani e all’INAIL.
  • Depositare la pratica SCIA presso l’ufficio SUAP del Comune dove avrà sede l’impresa.
  • Nomina di un responsabile tecnico in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, come richiesto dalla Camera di Commercio, da comunicare tramite apposita pratica.

Le imprese già iscritte prima del 25 agosto 2016 potrebbero essere esentate da alcuni percorsi formativi se in grado di dimostrare una consolidata esperienza biennale, ma in generale è fondamentale assicurarsi di rispettare i requisiti di formazione e professionalità richiesti dalle leggi regionali e nazionali.

Regime fiscale e previdenziale: opportunità e rischi

La giusta classificazione ATECO incide anche sulla tassazione e sui contributi previdenziali dovuti:

Regimi fiscali

  • Regime forfettario: con 81.30.00, i primi 5 anni si accede a una riduzione dell’aliquota fiscale al 5%, che sale al 15% dal sesto. La tassazione si applica solo al 67% dei ricavi, permettendo un significativo risparmio rispetto al regime ordinario.
  • Regime ordinario: l’IRPEF si calcola in modo progressivo tra il 23% e il 43%, dopo aver dedotto le spese sostenute.

Contributi INPS

  • Con il codice 81.30.00 si è soggetti agli obblighi della Gestione Artigiani INPS. Per il 2025, il contributo fisso ammonta a circa 4.460,64 euro fino a un imponibile di 18.555 euro. Sui guadagni eccedenti si applica il 24%, mentre oltre i 55.448 euro l’aliquota passa al 25%.
  • Massima attenzione deve essere prestata alla corretta gestione previdenziale, anche in termini di iscrizione e versamenti.

La scelta del codice errato può far decadere il diritto ad agevolazioni fiscali e costringere ad applicare aliquote diverse, oltre che generare difficoltà nei rapporti con il fisco.

Per chi avvia l’attività, il supporto di un consulente fiscale esperto rappresenta un investimento che tutela dagli errori iniziali e permette di sfruttare tutti i benefici offerti dalla corretta classificazione. Un professionista può individuare eventuali rischi di contestazione fiscale e offrire assistenza nella valutazione della convenienza tra regime forfettario e ordinario, ottimizzando la pianificazione dell’impresa.

Conclusioni e raccomandazioni

Nella cura e manutenzione del verde, il rispetto delle normative e la corretta classificazione ATECO sono aspetti decisivi per lavorare in sicurezza e nella piena legalità. Il codice 81.30.00 rappresenta oggi l’unico riferimento per chi intende occuparsi di servizi paesaggistici, dalla manutenzione di giardini privati alle aree pubbliche, comprese attività di giardinaggio specializzato.

Un errore nella scelta del codice può esporre l’imprenditore a multe importanti, contestazioni da parte dei clienti, impossibilità di accedere a specifici regimi fiscali e previdenziali, oltre a problemi con la fatturazione e la burocrazia. Distinguere accuratamente la natura dell’attività svolta e verificare la corretta assegnazione del codice restano passaggi ineludibili per tutelare la propria impresa.

Agire con scrupolo e affidarsi a un consulente fiscale sono dunque raccomandazioni essenziali per chiunque decida di investire professionalmente nel settore della cura del verde. La precisione nell’inquadramento amministrativo non solo protegge l’imprenditore da rischi immediati, ma pone le basi per una crescita solida e sostenibile nel tempo.

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