Pomodori ancora verdi a fine estate? Ecco il trucco per farli maturare velocemente anche in autunno

Alla fine dell’estate, quando le giornate si accorciano e le temperature si abbassano, molti coltivatori si trovano di fronte allo stesso problema: pomodori ancora verdi sulle piante. Questo è particolarmente frequente nelle regioni settentrionali o montane, dove il clima fresco e il ridotto irraggiamento solare rallentano notevolmente il processo di maturazione. Tuttavia, esistono metodi naturali e semplici per far maturare velocemente i pomodori verdi anche in autunno, garantendo una raccolta più abbondante e saporita.

Il motivo della mancata maturazione dei pomodori

La maturazione dei pomodori dipende principalmente dalla temperatura e dalla quantità di luce solare ricevuta. Quando la temperatura notturna scende sotto i 12°C, la pianta rallenta o addirittura interrompe temporaneamente la sua crescita. Anche se le temperature diurne sono ideali, le notti fredde possono arrestare la sintesi di pigmenti come il licopene, responsabile del colore rosso intenso del frutto.

Queste condizioni avverse fanno sì che, a fine stagione, molti frutti restino verdi sulla pianta. In alcune zone, le piante di pomodoro possono soffrire anche di malattie fungine o fisiopatie che bloccano la maturazione, rendendo ancora più complicato ottenere pomodori rossi e succosi senza ricorrere a qualche trucco in più.

Il metodo naturale più efficace: il trucco dell’etilene

Il sistema più rapido ed efficace per far maturare i pomodori verdi, raccolti prima dei primi freddi seri, è sfruttare l’azione dell’etilene, un ormone vegetale naturale che induce la maturazione nei frutti climaterici, su cui rientrano anche i pomodori. Questo metodo è semplicissimo e completamente privo di rischi per la salute.

  • Raccogliere tutti i pomodori verdi dalla pianta prima che si verifichino gelate o che le temperature cadano sotto i 10°C notturni.
  • Scegliere solo frutti sani, senza macchie marroni o zone molli che indicano marcescenza o presenza di funghi.
  • Disporre i pomodori verdi in un sacchetto di carta (meglio evitare la plastica) insieme ad una banana o una mela matura.
  • Chiudere leggermente il sacchetto e conservarlo in un ambiente tiepido, mai freddo, e non alla luce diretta del sole.
  • In pochi giorni, grazie all’etilene emesso dagli altri frutti, i pomodori inizieranno a cambiare colore e a maturare uniformemente.

Questo trucco della banana o della mela è efficace perché questi frutti producono grandi quantità di etilene durante la maturazione, e l’ambiente chiuso consente la rapida diffusione dell’ormone anche ai pomodori. Solitamente tra i 5 e i 10 giorni i frutti cambieranno colore progressivamente dal verde al giallo-arancio fino al rosso.

Altre strategie colturali per una maturazione rapida

Oltre ai metodi da adottare dopo la raccolta, ci sono accorgimenti che si possono prendere prima di fine stagione per stimolare le piante a concentrare energia sui frutti già presenti, favorendone la colorazione:

  • Cimare la pianta: Eliminare l’apice vegetativo, ovvero la sommità della pianta, circa 30-40 giorni prima della fine della stagione, permette di bloccare lo sviluppo di nuovi fiori e frutti. In questo modo, la pianta indirizza tutte le risorse disponibili verso i pomodori già formati, accelerando la loro maturazione.
  • Spuntare o eliminare i nuovi germogli ascellari (femminelle) che sottraggono energia senza produrre raccolti significativi se lasciati crescere troppo tardi nella stagione.
  • Utilizzare la pacciamatura, ponendo della paglia o un telo nero biodegradabile alla base delle piante, per mantenere il terreno più caldo anche durante le notti fredde, prolungando di qualche settimana la stagione produttiva.
  • Proteggere le piante con teli di tessuto non tessuto nelle ore notturne: questa soluzione permette di tutelare i pomodori da bruschi abbassamenti di temperatura, prevenendo il blocco della maturazione.

Per chi coltiva in zone dal clima particolarmente rigido, è consigliabile agire sulle piante alla fine di agosto per essere in grado di raccogliere i pomodori ancora verdi entro la metà di ottobre ed evitare danni da freddo o da funghi.

Conservazione e utilizzi dei pomodori raccolti verdi

Una volta raccolti i pomodori verdi, la maturazione prosegue lentamente anche fuori dalla pianta. Tuttavia, questa non sarà mai completa come quella sotto il sole estivo. I pomodori maturati indoor tendono ad avere un sapore meno dolce e più acidulo; per questo motivo è preferibile usarli in preparazioni cotte come salse, passate, sughi, torte salate, ratatouille e gratin, correggendo eventualmente l’acidità con un cucchiaino di zucchero.

Non è consigliato trasformare i pomodori verdi in marmellate casalinghe a causa dell’alto contenuto di solanina, un alcaloide potenzialmente tossico che può provocare disturbi gastrointestinali e nervosi, soprattutto nelle persone più sensibili come bambini e anziani. È preferibile evitare il consumo di grandi quantità di pomodori non maturi crudi.

Attenzione alla gestione dei residui colturali

Se i pomodori verdi sono l’ultimo raccolto e le piante mostrano segni di malattie fungine come la peronospora, è fondamentale non smaltirle nel compost domestico. Le spore di questi funghi possono sopravvivere all’inverno e contaminare le colture dell’anno successivo, in particolare pomodoro e patata. Meglio bruciare questi residui o conferirli nei rifiuti verdi comunali.

Seguendo questi consigli sarà possibile godere di ottimi pomodori maturi anche quando l’autunno sembra mettere fine anzitempo alla stagione dell’orto, riducendo gli sprechi e sfruttando al meglio tutto il potenziale delle proprie coltivazioni.

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