Molti proprietari di giardini scelgono il prato sintetico per la sua praticità, la bassa manutenzione e l’aspetto sempre ordinato. Tuttavia, nell’installazione di questi rivestimenti verdi, spesso si commette un errore cruciale: trascurare l’aggiunta della sabbia. Questo dettaglio, che può sembrare accessorio, è in realtà fondamentale per la stabilità, la durata e il realismo del manto sintetico.
Perché la sabbia è indispensabile nel prato sintetico
L’impiego della sabbia silicea o di particolari miscele di sabbie nella posa di un prato sintetico è una prassi consolidata che affonda le sue radici sin dagli anni Settanta, quando le prime superfici artificiali venivano utilizzate per sport come hockey e tennis. L’introduzione dell’intaso sabbioso rispondeva all’esigenza di sostenere le fibre, replicando l’effetto del terreno naturale, ma con una maggiore regolarità e una resistenza superiore nel tempo. Tralasciare questo passaggio significa, nei fatti, pregiudicare la funzionalità e l’aspetto estetico dell’intero tappeto erboso.
La sabbia assicura vari benefici essenziali:
- Stabilizza le fibre artificiali, mantenendole dritte e impedendo che si appiattiscano o si dispongano in modo irregolare.
- Aumenta la resistenza al calpestio e la capacità del prato di sostenere mobili da esterno, giochi per bambini e il semplice passaggio pedonale.
- Aiuta a mantenere più bassa la temperatura superficiale durante le giornate calde.
- Favorisce una migliore permeabilità dell’acqua piovana, evitando ristagni e la formazione di muffe o cattivi odori.
I rischi di un prato sintetico senza sabbia
Ignorare la sabbia nell’installazione del prato artificiale porta inevitabilmente a diversi problemi, sia dal punto di vista estetico sia funzionale. I più comuni includono:
- Piegamento eccessivo delle fibre, che fa perdere al prato il suo tipico aspetto naturale e la sensazione di sofficità sotto i piedi.
- Scarsa stabilità: il tappeto può muoversi, slittare o sollevarsi, specie se installato su superfici non perfettamente piane o su terreni di passaggio frequente.
- Maggiore esposizione ai danni causati dagli agenti atmosferici, in particolare il vento, che rischia di sollevare lembi o di favorire l’accumulo di polvere e detriti tra le fibre.
- Minore durata complessiva, poiché l’assenza di intaso espone le fibre a un’usura accelerata.
- Perdita di permeabilità, con possibili problemi di ristagno idrico o erosione della base sottostante.
Come e quale sabbia utilizzare per il prato sintetico
La sabbia da impiegare per il corretto intaso del prato sintetico deve essere di alta qualità, sabbia silicea, pulita da impurità organiche, di granulometria fine e arrotondata. Questo tipo di sabbia si distingue per:
- Non creare polvere fastidiosa e non compattarsi facilmente.
- Essere resistente agli agenti atmosferici e non macchiare la superficie del prato.
- Distribuirsi in modo uniforme, aiutando il mantenimento della posizione verticale delle fibre.
La quantità da utilizzare varia in base al tipo di prato e alla destinazione d’uso:
- Per superfici a uso sportivo o aree gioco, indicativamente 15-16 kg per metro quadrato.
- Per utilizzi decorativi o superfici prefinite, è possibile ridurre la quantità a 5-6 kg per metro quadrato di sola sabbia silicea, eventualmente integrando sabbia ceramica per una finitura più naturale.
Nella pratica, è fondamentale spazzolare il prato dopo la stesura della sabbia. Questo passaggio distribuisce in modo uniforme il materiale tra le fibre e aiuta a sollevarle, donando un risultato estetico più gradevole. Una manutenzione periodica, mediante spazzolatura, garantisce inoltre la longevità dell’installazione.
L’importanza della sabbia nelle diverse tipologie di prato sintetico
Non tutti i prati sintetici hanno lo stesso bisogno di sabbia. Esistono tappeti a intaso di sabbia e tappeti prefinito. I primi sono stati progettati specificamente per incorporare un intaso sabbioso che ne valorizza tutte le potenzialità. I manti prefinito, invece, possono essere installati anche senza sabbia, ma la sua aggiunta resta comunque consigliata per incrementare il senso di realismo e aumentare la sicurezza, specialmente in aree dove possono avvenire cadute accidentali, come gli spazi gioco per bambini.
Molti produttori, inoltre, raccomandano prati sintetici con una radice di paglia in polipropilene, capaci di assicurare una migliore ancorabilità e integrità delle fibre. In ogni caso, la presenza di sabbia permette di attenuare l’impatto, rendendo la superficie meno dura e quindi più confortevole al tatto e al calpestio.
Un vantaggio anche per l’ambiente
Oltre ai benefici pratici, la sabbia permette di evitare l’uso di colle chimiche per il fissaggio del manto, riducendo così l’impatto ambientale dell’installazione. Il prato sintetico, grazie anche alla presenza della sabbia come stabilizzante, elimina la necessità di innaffiature regolari, uso di pesticidi ed erbicidi, con un conseguente risparmio di acqua e una riduzione della dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente.
Dal punto di vista estetico, la sabbia consente di mantenere sempre un colore uniforme e una struttura ordinata del prato, evitando accumuli di impurità o zone danneggiate dal passaggio delle persone e degli animali domestici. La migliore drenabilità della superficie e la resistenza alla formazione di funghi fanno della sabbia non solo un “optional”, ma un requisito centrale per chi vuole ottenere il massimo dal proprio prato sintetico.
In definitiva, non sottovalutare mai il ruolo della sabbia nell’installazione di un prato sintetico. Investire attenzione e cura in questo dettaglio si traduce in un prato più bello, sicuro e durevole, capace di conservare nel tempo tutte le sue caratteristiche funzionali e decorative.