L’umidità in eccesso negli ambienti domestici rappresenta un problema comune, soprattutto nei periodi in cui il riscaldamento o il ricambio d’aria sono limitati. Questa condizione può portare alla formazione di muffa, cattivi odori e persino danneggiare mobili e materiali edilizi. Non tutti desiderano ricorrere a deumidificatori elettrici per via dei costi e del consumo energetico, ed è spesso possibile ridurre il problema con soluzioni semplici e del tutto naturali realizzabili con ciò che si ha già in casa. Un metodo pratico, economico e totalmente naturale consiste nell’utilizzare il sale grosso o altri elementi dal forte potere igroscopico, sfruttando semplici materiali di uso quotidiano.
Come funziona un deumidificatore naturale
Un deumidificatore naturale sfrutta la capacità igroscopica di alcune sostanze, ovvero la loro tendenza ad assorbire umidità dall’ambiente circostante. Tra queste, il sale grosso è sicuramente l’elemento più efficace, facilmente reperibile e di immediato utilizzo in qualsiasi cucina. Il sale, infatti, cattura le molecole d’acqua presenti nell’aria e le trasforma in liquido che si raccoglie nel contenitore predisposto.
Questa soluzione è adatta sia per piccoli ambienti come armadi, cantine o bagni, sia per stanze più ampie, semplicemente regolando la quantità di sale impiegata e il numero di deumidificatori da posizionare. In media, cento grammi di sale grosso bastano per una zona di circa venti metri quadrati e il processo di assorbimento dura alcuni giorni prima che sia necessario sostituire o rigenerare il sale ormai saturo.
Realizzazione di un deumidificatore con materiali di recupero
Costruire un deumidificatore efficace con oggetti che si hanno già in casa è estremamente semplice, senza necessità di strumenti particolari né costi aggiuntivi. Tra le opzioni più pratiche spicca quella della bottiglia di plastica, facilmente reperibile e riciclabile.
Procedura dettagliata
- Recupera una bottiglia di plastica vuota, meglio se da 1,5 litri o 2 litri.
- Taglia la bottiglia circa a metà. La parte con il tappo deve risultare leggermente più corta rispetto alla parte inferiore.
- Buca il tappo con alcuni forellini usando una forchetta o uno stuzzicadenti riscaldato. In alternativa, si può sostituire il tappo con della carta stagnola bucherellata.
- Riempi la parte superiore (l’imbuto) con abbondante sale grosso non iodato.
- Capovolgi la parte superiore e inseriscila a testa in giù dentro la metà inferiore della bottiglia, che fungerà da vaschetta di raccolta.
- Sistema il deumidificatore nella zona soggetta a maggiore umidità.
Il sale grosso inizierà ad assorbire acqua dall’aria; col tempo, le gocce raccolte attraverseranno i fori e si accumuleranno nella parte inferiore della bottiglia.
Alternative: sacchetto di organza e scolapasta
Si possono ottenere risultati simili con un sacchetto di organza riempito di sale grosso, da posare su un coperchio forato sopra una ciotola. Un’altra variante prevede l’uso di uno scolapasta riempito di sale posto sopra una pentola: l’acqua assorbita scivolerà giù, mantenendo il sale sempre pronto a catturare nuova umidità.
Altri elementi naturali per ridurre l’umidità
Oltre al tradizionale sale grosso, diversi altri elementi comunemente reperibili in casa possono fungere da deumidificatori naturali.
- Riso: ha una buona percentuale di assorbimento dell’umidità e può essere utilizzato negli stessi modi del sale. Collocato in barattoli o sacchettini, il riso contribuisce a tenere asciutte piccole zone come armadi e cassetti.
- Bicarbonato di sodio: particolarmente efficace per spazi ristretti, anche negli interni di mobili e scarpiere.
- Aceto bianco: ottimo sia per neutralizzare odori che per disgregare la muffa, può essere nebulizzato sulla superficie con un flacone spray o lasciato evaporare in tazzine.
- Carboni attivi: utilizzati per neutralizzare odori e assorbire un certo grado di umidità in armadi e ripostigli.
Questi metodi si basano tutti su processi fisici e non richiedono energia elettrica, risultando ecologici, economici e facilmente rinnovabili.
Benefici e accorgimenti d’uso
L’adozione di un metodo naturale presuppone sia un’attenzione all’ambiente che un risparmio economico, eliminando il ricorso a dispositivi elettrici spesso rumorosi e ingombranti. Il sale grosso, in particolare, può essere riutilizzato, semplicemente lasciandolo asciugare in forno dopo l’uso, rendendo il sistema ancora più sostenibile.
Tuttavia, è importante prestare alcune attenzioni:
- Sostituzione periodica: una volta che il sale appare completamente bagnato o si nota la formazione di acqua nella vaschetta, è necessario sostituirlo.
- Limitazioni individuali: per ambienti molto grandi o particolarmente umidi, questi sistemi possono non essere sufficienti. In tali casi va valutato l’impiego di deumidificatori elettrici o l’aumento del ricambio d’aria.
- Non utilizzare calce viva in ambienti frequentati da bambini o animali, in quanto potrebbe sprigionare sostanze irritanti.
- Controllo sulla presenza di muffe: benché questi rimedi aiutino a ridurre l’umidità, se la muffa è già presente può essere utile agire separatamente con prodotti antimuffa biologici, come aceto o bicarbonato.
Il rispetto di questi semplici accorgimenti permette di ottenere buoni risultati riducendo l’umidità in modo naturale e senza spese.
In conclusione, utilizzare un deumidificatore naturale fai da te rappresenta una soluzione pratica ed economica per la gestione dell’umidità domestica. Servendosi di materiali come sale, riso, riso o bicarbonato, e di comuni oggetti di recupero, chiunque può prendersi cura sia della propria casa sia dell’ambiente.