Quando si decide di realizzare una nuova costruzione, spesso ci si concentra su elementi come il progetto architettonico, la scelta dei materiali o la posizione della futura abitazione. Tuttavia, una delle operazioni più cruciali – e meno appariscenti – riguarda la conoscenza dettagliata delle caratteristiche del terreno su cui verrà edificata l’opera. Trascurare questa fase può esporre qualsiasi tipo di costruzione a danni strutturali gravi nel tempo, compromettendo la sicurezza stessa degli abitanti e la durata della struttura.
Perché l’indagine del terreno è fondamentale
Ogni terreno presenta proprietà fisiche e meccaniche uniche: la presenza di argilla o sabbia, la profondità della falda acquifera, la stratificazione del sottosuolo e la risposta alle sollecitazioni sismiche influiscono direttamente sulla stabilità di qualsiasi edificio. Un’indagine approfondita consente di identificare anomalie come zone instabili, rischio di cedimento, presenza di cavità naturali o artificiali e la possibilità di movimenti franosi anche a distanza di anni dalla costruzione.
Questi aspetti non sono soltanto raccomandati dal buon senso, ma sono imposti dalla normativa tecnica italiana per la costruzione: le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) del 2018 obbligano una relazione geotecnica dettagliata prima di qualsiasi nuova edificazione.
La relazione geotecnica: contenuti e responsabilità
La relazione geotecnica è il documento, redatto da un professionista qualificato (geologo o ingegnere), che analizza nel dettaglio il sottosuolo e fornisce tutte le informazioni necessarie all’ingegnere strutturista per progettare fondamenta e strutture portanti sicure. Questo documento contiene:
- Identificazione e caratterizzazione litostratigrafica e geomeccanica del sottosuolo (tipi di strati, parametri di resistenza, presenza d’acqua, etc.)
- Stima della capacità portante del terreno e analisi dei potenziali cedimenti indotti dai carichi della costruzione
- Analisi della risposta sismica locale, fondamentale nelle zone a rischio terremoto
- Definizione dei parametri caratteristici del terreno (ad esempio la velocità delle onde di taglio Vs30, utilizzata per valutazioni sismiche)
- Dati dell’opera: vita utile prevista, tipologia strutturale, carichi agenti e combinazioni di carico
- Modellazione geotecnica del cosiddetto “volume significativo”, ossia del sottosuolo direttamente o indirettamente influenzato dall’edificio
La responsabilità per la definizione e la corretta esecuzione delle indagini geotecniche è a carico del progettista, che deve pianificare e proporre il piano indagini più appropriato ai rischi identificati e alla tipologia di opera da realizzare.
Le principali tecniche di indagine e valutazione
L’esecuzione di una indagine geotecnica completa prevede una combinazione di metodi, tra cui:
- Sondaggi a carotaggio continuo: permettono di estrarre colonne di terreno per una analisi stratigrafica diretta
- Prove penetrometriche statiche e dinamiche: valutano la resistenza del terreno tramite l’infissione di una punta
- Prove di laboratorio su campioni prelevati: misurazione dei parametri meccanici, compressibilità e permeabilità
- Installazione di piezometri: per controllare la presenza e la variazione della falda acquifera
- Analisi geofisiche (sismiche, elettriche): per indagini meno invasive su porzioni più ampie di sottosuolo
La quantità e il tipo di prove dipendono dall’importanza dell’opera, dalle dimensioni e dalle condizioni ambientali riscontrate. Più la costruzione è complessa e soggetta a regolamentazioni (come scuole, ospedali, grandi edifici residenziali), più approfondita dovrà essere l’indagine.
Danni strutturali evitabili grazie all’indagine preventiva
Avviare una costruzione senza un’approfondita indagine del terreno espone a rischi spesso sottovalutati, ma potenzialmente devastanti:
- Cedimenti differenziali: una parte delle fondamenta può cedere più dell’altra, causando fessurazioni sulle murature, distacchi e – nei casi peggiori – collasso dell’intera struttura
- Movimenti franosi o smottamenti: in aree collinari o montane, l’inconsistenza del terreno può causare slittamenti del suolo, tragedie purtroppo note anche in Italia
- Allagamenti e risalita capillare: una falda superficiale, non rilevata, può provocare infiltrazioni, degrado e muffe negli interrati
- Inadeguata risposta ai terremoti: la mancata caratterizzazione sismica può portare a collassi anche per scosse di lieve entità, oppure ad amplificazioni locali su terreni particolarmente sciolti
Indagare il terreno prima di costruire non rappresenta solo una prassi burocratica, ma un investimento fondamentale sulla sicurezza e la longevità degli edifici. La spesa per una relazione geotecnica professionale è infinitesima rispetto ai costi che possono derivare da danni o da cause legali successive ad imprevisti strutturali. Inoltre, la precisione dell’indagine consente spesso di ottimizzare le fondazioni e gli scavi, con risparmi concreti sui materiali da costruzione e sul tempo di realizzazione.
Ogni decisione relativa alla costruzione – dal semplice ampliamento di una villetta privata all’edificazione di un grattacielo – dovrebbe nascere dalla conoscenza scientifica del terreno su cui verrà realizzata l’opera. Solo così è possibile garantire edifici sicuri, efficienti ed economici, realmente pensati per durare nel tempo e per proteggere chi li abiterà.