Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

Commuove e fa riflettere “Salvezza” la graphic novel realizzata a bordo della nave Aquarius, al centro dell’incontro organizzato dall’Ordine degli avvocati di Messina nell’ambito di Taobuk.

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“La coscienza si forma con la conoscenza e noi abbiamo il dovere di conoscere quello che accade nel mondo”. Non si stanca di ribadire questo concetto l’Ordine degli avvocati di Messina che anche quest’anno ha dato il suo contributo a Taobuk attraverso un incontro di altissimo profilo che è ruotato intorno a “Salvezza”: la graphic novel realizzata a bordo di Aquarius, la nave con cui gli operatori di SOS Mediterranée soccorrono i migranti al largo della Libia. Tema quanto mai attuale dopo la presa di posizione del Governo italiano che ha deciso, nei giorni scorsi, di negare l’approdo dell’Aquarius in Italia chiedendo agli altri paesi europei una collaborazione maggiore nella gestione della emergenza immigrazione. Per realizzare questa straordinaria cronaca a fumetti, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso sono stati a bordo di Aquarius per venti giorni. Hanno toccato con mano, respirato, vissuto, la sottile linea di confine tra la vita e la morte. Nella traversata hanno capito sulla loro pelle che quando sei dentro alle cose, alle situazioni, alla vita che “vuole vivere” non esistono ruoli, leggi, regole, ma solo voglia di dare conforto e riparo e ciascuno lo fa come può, con gli strumenti che ha. Perché prima o poi, come ha detto sapientemente Giacomo Ebner, magistrato ed esperto di diritto dei minori tra gli ospiti dell’incontro “qualcuno lassù ci chiederà conto di ciò che abbiamo fatto in questa vita durante la quale non dovremmo accontentarci della sufficienza e puntare all’ottimo sino a cambiare il mondo”. E a quell’appuntamento dobbiamo arrivare pronti e, soprattutto, consapevoli.
“Quando abbiamo immaginato di ospitare Lelio non potevamo pensare che il tema sarebbe stato di così scottante attualità – ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraolo. Lo abbiamo fatto perché l’avvocato deve essere il difensore dei più deboli e, a nostro avviso non c’è più debole di chi affida i propri figli e se stesso a un gommone. Per questo l’avvocatura messinese ha fatto tanto in questi anni per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema creando il primo corso di alta formazione in diritto della immigrazione e, oggi, ha deciso di dedicare all’Aquarius questo spazio. Per noi è importante essere a Taobuk e provare, anche così, a centrare quell’obiettivo che ci eravamo posti: aiutare a porsi le domande, a mettersi dall’altra parte, a guardare le cose in modio nuovo, a non accontentarci della sufficienza e mirare a realizzare una rivoluzione culturale. Faremo di tutto per raccontare ‘L’altra verità’ – quella che i media e la politica non ci raccontano”.
“Perché al di là delle norme che disciplinano il diritto della navigazione, sapientemente illustrate dall’avv. Michele Minissale e al di là dei diritti dei minori di cui ha parlato Ebner, la verità è che dobbiamo occuparci di questo tema – ha evidenziato il delegato alla formazione Giovanni Villari, componente della commissione diritti umani del Consiglio Nazionale Forense. Abbiamo il dovere, come essere umani dotati di intelletto, della conoscenza. Abbiamo l’obbligo morale di non prendere posizione senza prima conoscere. Prima di esprimerci dobbiamo essere consapevoli del fatto che la tratta di esseri umani non è una cosa da studiare sui libri ma è attuale. E, soprattutto, non dobbiamo mai dimenticarci di essere degni di appartenere al genere umano”.

loredana bruno
Loredana Bruno

 

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