Il Blog dell'Ordine degli Avvocati di Messina

Caso Pascoli: “non so come funzioni in Tibet ma nei Paesi occidentali lo studio è un diritto”.

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Al Sig. Sindaco
Al Sig. Assessore Pino
Al Sig. Assessore Alagna
e p.c. ai cittadini messinesi

Scusate se interrompo il dibattito sulla ruota di piazza cairoli (de gustibus…) con altra questione, certamente meno affascinante.
Oltre dieci giorni fa, alla scuola Pascoli, è andata in fiamme una fotocopiatrice. Stendo un velo pietoso sulla messa a norma dell’impianto elettrico. Comunque è l’incendio di una fotocopiatrice. Voglio dire, non c’è stato un bombardamento che ha raso al suolo la scuola. Da allora, centinaia di bambini sono a casa. Centinaia di famiglie messinesi, che pagano le tasse, vivono nell’incertezza e si barcamenano nel trovare quotidianamente soluzioni per i propri figli, molti dei quali ancora non in età per poter restare soli a casa. Sapete, ma forse non ci crederete, ci sono persone che lavorano e la mattina non possono tenere i figli.
Carissima la mia amministrazione comunale, non so come funzioni in Tibet, ma nei paesi occidentali lo studio è un diritto e va garantito. In dieci giorni, nei luoghi ove regna la civiltà, si costruisce una strada.
Oggi il quotidiano locale titola che è tutto a posto. Non è così. In realtà faranno lezione solo due sezioni e, tra l’altro, nel plesso di un’altra scuola.
La foto di due giorni fa dimostra che a Messina, principato dell’incompetenza, non si riesce a rendere agibile un istituto scolastico che ancora oggi versa in condizioni di inagibilitá.
Io mi vergogno. Un briciolo di dignità dovrebbe fare vergognare anche voi.
Mio figlio è ancora a casa: mi auguro che presto possiate andarci voi.
Con animo sereno.

Massimo-Rizzo
Massimo Rizzo

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